MARINA GELLONA

Scrittrice, insegno alla Scuola Holden. Da anni raccolgo e scrivo le storie di vita delle persone, che pubblico anche su Confidenze e Giovani Genitori

Ci sono cinque stelle fisse nella mia vita personale e professionale: gli incontri con le persone, i viaggi, la libertà espressiva, le parole scritte e la creatività.

Le linee che hanno unito queste stelle sono variopinte e molteplici e ispirano i sentieri della mia vita e del mio lavoro.

Sono laureata in filosofia e ho lavorato per il commercio equo e solidale, curando progetti di cooperazione allo sviluppo in Cile e Uruguay. Di ritorno dall’America Latina, ho sentito il desiderio di raccontare la vita delle persone conosciute in viaggio, così mi sono iscritta al master in tecniche della narrazione della Scuola Holden, dove ho preso il diploma nel 2003. Mi sono specializzata in didattica della narrazione e amo creare contesti e percorsi in cui le persone, di tutte le età, si sentano libere e supportate nel cercare le storie proprie e quelle altrui e nel trovare la forma più autentica per scriverle.

Ho lavorato con bambini, adolescenti, adulti con atelier di scrittura narrativa, creativa, giornalistica e fiabesca e ora insegno stabilmente alla Scuola Holden, a Torino.

Raccolgo e scrivo storie di vita per il settimanale Confidenze.

Ho pubblicato fiabe e racconti brevi nelle due raccolte di storie della buonanotte di Feltrinelli: “Cento storie per quando è troppo tardi” e nell’e-book “Scintille”. Per la Fondazione Feltrinelli ho scritto “Nelle nostre mani”, e-book uscito in occasione della mostra “Cile 1973. Da Allende alla dittatura nei documenti della Fondazione Feltrinelli”.

Sono arrivata in finale a due concorsi letterari: per l’antologia “Via dei matti n. 0” ho pubblicato il racconto “Donne di casa” e per Effe-Altre Narratività, “La balena”.

Ho vinto il concorso “Raccontare il viaggio” della rivista Giovani Genitori, per la quale ora scrivo e tengo una rubrica fissa intitolata “Caterina”, in cui narro le vicissitudini di una mamma separata con due figli e un fidanzato lontano.

Ho frequentato il primo anno della Libera Università dell’autobiografia di Duccio Demetrio e il corso “Le nostre storie, le storie degli altri al Centro Interculturale della Città di Torino, dove ho appreso e personalizzato il metodo dell’intervista biografica. Ho curato diversi progetti di raccolta di storie di vita delle persone.

Nel 2013, con Irene Mastrocicco, ho dato vita al progetto Infinit∞marzo, del quale sono contenta e orgogliosa perché, di nuovo, tiene insieme ciò che amo: la libertà espressiva, in questo caso delle donne, le parole scritte, ascoltate direttamente dalle persone, la possibilità di lavorare intrecciando le parole alle immagini fotografiche e lo scoprire le persone camminando, dove il cammino è una forma di viaggio. Di nuovo mi muovo sotto la luce delle mie cinque stelle e, nel mezzo, trovo ogni volta i mille colori delle donne che mi rendono felice.

IRENE MASTROCICCO

Fotografa, con formazione in fototerapia/fotografia-terapeutica, photolangage, sono facilitatrice del metodo Nuñez “the self portrait experience”

Sono una Fotografa con formazione in Foto-Terapia, Fotografia Terapeutica, Photolangage e utilizzo dell’Autoritratto a Scopo Terapeutico.

Sono nata nel 1984 in una famiglia in cui la passione per le Arti e la curiosità del conoscere sono sempre state un elemento fondamentale.
Mi sono diplomata presso il “Primo Liceo Artistico” di Torino e successivamente ho conseguito il Diploma di Laurea in Fotografia presso lo IED (Istituto Europeo di Design).
Della Fotografia mi hanno sempre affascinato due aspetti: uno più legato alla ricerca estetica dell’immagine e l’altro connesso alla ricerca interiore tramite l’uso del mezzo fotografico in modo terapeutico.
Per questo motivo ho conseguito la specializzazione in Fotografia di Moda e di Fotoritocco Digitale presso la John Kaverdash (Accademia di Fotografia) di Milano.
Ho frequentato numerosi workshop di fotografia di moda con il fotografo Franco Ferraris
e lavorato come assistente per numerosi fotografi.
Parallelamente ho intrapreso un percorso di ricerca personale di psicoterapia individuale e di gruppo presso il centro Gestalt di Torino.

Professionalmente inizio lo studio dell’utilizzo clinico del ritratto ed autoritratto fotografico frequentando il corso di Autoritratto “L’immagine di sé” tenutosi da Silvia Reichendbach.
Attualmente sono in formazione per diventare facilitatrice  del metodo: “The Self Portrait Experience” tenuto da Cristina Nunez, per approfondire gli aspetti dell’autoritratto terapeutico nella relazione d’aiuto e con se stessi.
Ho partecipato al workshop intensivo di formazione in “Foto-terapia e Fotografia Terapeutica” tenuto da “Nefto”(network italiano, fototerapia, fotografia terapeutica, fotografia sociale).
Ho partecipato al workshop di formazione in “Photolangage – Fotografia come oggetto di mediazione nel gruppo”.

Oltre a lavori di ricerca personale porto avanti, spesso co-conducendo con altri professionisti del settore, numerosi percorsi e progetti rivolti a singoli o a gruppi, utilizzando la fotografia come mezzo terapeutico e di conoscenza profonda di sé, quali: “VEDERSI”, “IN CON-TATTO”,

“IL CORPO ABITATO”, “L’ALBUM DI FAMIGLIA”, “DANDO CORPO AL CORPO”, “infinit∞marzo”.

Collaboro con Psicologhe e Psicoterapeute lavorando sia con adulti (in gruppo o individualmente) e sia nelle scuole (primarie e secondarie) attraverso laboratori esperienziali, trattando temi specifici, utilizzando sempre la fotografia come mezzo terapeutico.
Collaboro con scrittrici portando avanti progetti di foto-scrittura sociale.
Inoltre collaboro con danzatrici e danzaterapeute, portando avanti laboratori e incontri in cui la fotografia terapeutica e la DMT si incontrano per lavorare attivamente sulla tematica del corpo e del movimento.
Porto avanti numerosi progetti personali di fotografia terapeutica sulla genitorialità, sul femminile, sulle relazioni familiari, sulla propria percezione corporea, sulle relazioni tra adolescenti legate al fenomeno del bullismo e all’importanza del dar voce alle proprie emozioni.

Sono socia fondatrice dell’Associazione di Promozione Sociale “La Tenda della Luna – Contro l’agire violento”, che si occupa di prevenzione, violenza intra-familiare e violenza di genere.