Un fiore come microfono per ascoltare la voce delle donne.

Un obiettivo per cogliere la luce diversa che ciascuna ha in sé.

Il nostro progetto artistico affianca il linguaggio fotografico e la parola scritta, è nato con le donne e per le donne e sta diventando un progetto per tutte e per tutti.

Dal 2014 collezioniamo ritratti di voci di donne di ogni età, con storie e geografie differenti che, ascoltate tutte insieme, guardate in successione, creano significati, energia, società e dialogo.

Questo lavoro ha coinvolto, finora, circa 300 donne incontrate per le strade e altri spazi della città di Torino.

Con i due linguaggi, parola e fotografia, capovolgiamo l’8 marzo per renderlo infinito, come l’arte sa fare.

Ma torniamo alle donne di infinit∞marzo: per incontrarle abbiamo camminato per le vie della città, siamo entrate nelle scuole e nei negozi, abbiamo girato per i mercati e per le piazze e ovunque abbiamo chiesto alle donne di farsi fotografare, di raccontarci in una parola che cosa fosse per loro essere donne e di rispondere a una domanda: quando hai sentito forte la solidarietà di un’altra donna?, di che cosa hai paura?, per cosa hai lottato tanto?, per citarne solo alcune. Le trovate tutte qui.

Le parole delle donne, generose nel narrarsi e nel condividere il loro punto di vista, restituiscono il peso e la bellezza di una sfida umana e culturale attuale, permettono di riflettere sui modelli di genere, sulle conquiste di consapevolezza collettive e individuali delle donne e su quelle ancora da realizzare.

Vorremo che questo lavoro potesse darvi la stessa emozione che abbiamo provato realizzandolo: la sensazione della molteplicità coraggiosa, contraddittoria e in continuo cambiamento che le donne mettono nel vivere, costruire e amare ogni giorno.

La sensazione che ci siano tanti modi di essere e che possano convivere pacificamente e creativamente.

L’emozione della differenza e della risonanza con vite molto diverse l’una dall’altra ma capaci di raccontarsi, di ispirare e coinvolgere.

Vogliamo continuare a vedere, anno per anno, giorno per giorno la voce delle donne a colori. E scritta nero su bianco.

Il nostro progetto è nato a Torino ma non ha confini. Abbiamo grandi sogni che ci porteranno in molte città.

Il nostro progetto è nato con le donne e per le donne ma da un anno ha aperto le sue vie agli uomini, perché al di là della coscienza di genere, che per noi resta importante e delicata, ci interessano le persone e gli incontri con tutto ciò che è umano.

Infine, abbiamo scoperto che il nostro formato (ritratto+intervista) può essere interessante ed efficace per raccontare diverse situazioni, eventi, luoghi e realtà in cui le persone si incontrano. Il nostro progetto contribuisce a raccontare gli individui oltre gli stereotipi.

Può valorizzare volti e voci di momenti collettivi di un gruppo, di una società, di una città, di un evento, di un’associazione.

Con una foto e una frase si può raccontare molto. E con tante foto e tante frasi possiamo contribuire allo sviluppo di una società in cui le persone si conoscono meglio. E quindi hanno la possibilità di capirsi un po’ di più. E, forse, di volersi anche più bene.

Per saperne di più vedi che cosa possiamo fare per te.